Puoi avere qualsiasi forma, puoi preparare qualsiasi gara, ma le gare podistiche vicino casa cerco sempre di onorarle.
L'edizione 2025 della Maratonina di Villa Adriana presenta un percorso ancor più impegnativo degli altri anni, con un buon 80% di sterrato (molto del quale fangoso) e 220mt di dilivello su 11km.
La mia tattica per queste gare di passaggiop nella preparazione IronMan (che ho tra due mesi) è sempre la stessa: partenza contrallata e finale spinto.
Partenza quanto mai controllata perchè sento nelle gambe ancora un po' di affaticamento per 5 ore di bici del giorno prima, soprattutto sulla coscia sinistra.
Però a parte un po' di ritmo imballato, le sensaizoni generali sono buone.
Così, dopo i primi 8km in controllo, decido di spingere.
Il fatto è che in un pezzo in leggero falsopiano a scendere, la gamba cede sul fango e sento la coscia compeltamente bloccata.
Tiro un urlo e faccio un rapido check.
Mi fa male, ma pare brutto non spingere gli ultimi 3km.
(Sì lo so, se avessi avuto un coach mi avrebbe insultato, ma visto che sono il coach di me stesso trovo sempre delle tolleranti giustificazioni alle mie scelte scellerate)
E la mia giustificazione è: ma che cazzo te frega, tanto a caldo la gara la finisci, ci pensiamo dopo!
Vabbè.
Allungo gli ultimi 3km in gloriosa progressione finale che mi fa staccare chi stava con me e riprendere un paio di persone davanti.
Alla fine chiudo 19° su 240 partecipanti.
Contento?
Certo, basta che non mi chiedete come sono arrivatro poi alla macchina.
Nessun commento:
Posta un commento