mercoledì 24 ottobre 2018

Post IronMan Blues e "tecniche subdole" per superarlo




Sì, lo so, quando tagliate il traguardo di un IronMan il primo pensiero è "mai più!".
Quando poi la mattina dopo, alle 4 state sdraiati sul letto, con l'adrenalina ancora a mille, state già pensando a quale gara iscrivervi per l'anno seguente.

Il giorno dopo rientrate a lavoro, e mentre vorreste strillare al mondo quale impresa avete fatto, intorno a voi c'è la solita routine.
L'obiettivo per il quale vi siete allenati per mesi è lontanissimo, e la stagione seguente è ancora lontana.

Su questa forma di tristezza e depressione sono stati scritti molti articoli (guarda caso sopratutto sul sito ironman.com), con consigli più o meno  efficaci, ma che terminano tutti con questo spassionato suggerimento:

"iscriviti ad un'altra gara"
(guarda caso)

E infatti, dopo qualche giorno, ti cominciano ad arrivare mail su mail di gare (ironman) in giro per il mondo che aprono le iscrizioni, ed ognuna ha il proprio motivo per attirarti.
Scenari da favola, pubblico caloroso, percorso piattone, ne hanno per tutti i gusti, ma soprattutto, ti arriva la mail della gara dove AVEVI INTENZIONE DI ISCRIVERTI, che ti avverte che questa mail è "ULTIMA CHIAMATA: MENO DI 100 POSTI DISPONIBILI, AFFRETTATI AD ISCRIVERTI SE VUOI ESSERE TRA I PARTECIPANTI!"

E così, mentre stai ancora in fase di depressione per aver finito un IronMan e stai godendoti le tue meritate due settimane di riposo, ti ritrovi a sborsare in un secondo 600€ e a programmare gli allenamenti per i prossimi mesi, infilandoli nella già frenetica vita di impegni famigliari e lavorativi.

E allora sì, che passa la tristezza e ti si ristampa il sorriso.
Facile, no?

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