martedì 7 maggio 2019

Il mio Challenge Riccione 2019 (una gara che non si può dimenticare)


Non si può dimenticare perché da parte mia è stata un'ottima prestazione.
Non si piò dimenticare perché è stato il raduno del Team Panda per questo 2019.
Ok, lo sapete, non si può dimenticare neanche per il meteo.

Che era una settimana che tutti stavano rompendo i coglioni co' sto cazzo de medio.
E il freddo, e il gelo, e la pioggia, e come te vesti in bici, e metti le ruote in carbonio, e li mortacci vostri!
Sì, c'è stato tutto, gelo, pioggia, vento, grandine e sì, pure li mortacci vostri.
Ma fa parte del bello di una gara.

Che quando ci siamo svegliati, un po' tutti ci avevano sperato che le previsioni non c'avessero azzeccato.
Sole primaverile, temperatura mite e mare piatto.
La mia batteria parte anche abbastanza presto, quindi i tempi di attesa per me non sono affatto lunghi.
L'acqua è freddina, ma dopo qualche bracciata non si sente quasi più.
Il percorso e le boe sono ben visibili, ma ogni tanto bisogna correggere la traiettoria per una corrente più fastidiosa del previsto.
Riesco comunque  a tenere una buona linea e gestisco molto bene tutta la prima frazione.
Quando esco dall'acqua vedo che sono stato un paio di minuti più lento del solito, ma le sensazioni (prima) e la distanza (più lunga, come si è visto successivamente) mi confermano di aver comunque fatto una prova soddisfacente.

In zona cambio faccio la solita dormita, ma anche peggio.
Mi metto una termica a mezze maniche, poi mi fermo, guardo il cielo e lo vedo aperto.
Quindi decido di ritogliermela.
Va bene così, vado solo con il body.
Ed infatti ho ragione.
(Per i primi 50km della bici).

Un clima fresco ed un tiepido sole mi accompagnano attraverso un bel percorso ciclistico come piace a me.
Piatto e veloce nella prima parte, poi con salite anche impegnative ma non troppo lunghe
In salita mi supera a doppia velocità Thomas con un fuorisella che manco Pantani.
O fa un garone o scoppia tra 10 minuti, penso.
Farà un garone.
Ad ogni salita mi supera ed io lo ripasso in ogni pezzo in pianura, ma si vede che sta alla grande.
Sto bene, finito il primo giro la gamba gira bella piena e mi accingo ad affrontare le salite del secondo giro.
In un attimo cambia tutto.
Un secondo prima si stava alla grande, un secondo dopo arriva la bufera, la grandine il freddo ed il vento.
Ne ho presi di schiaffi dalla pioggia in bici, ma questo è notevole.
In salita il poco male, il cielo che si scurisce tutto intorno è un messaggio inequivocabile per quello che ci aspetterà in discesa.
E infatti si scende a passo d'uomo.
Con i freni tirati al massimo comunque la bici non si ferma ma scende.
Qualcuno preferisce scendere bici alla mano, altri con un piede staccato dai pedali, pronto per frenare con le tacchette della suola.
Insomma scene epiche.
In pianura mi rimetto sul passo e spingo da morire.
Sto battendo i denti dal freddo ma più pedalo forte e meno sento freddo.
Per fortuna la gamba spinge alla grande e mi sembra di volare, anche sotto il diluvio.
Ma c'è una seconda salita.
Nel gazebo dei ristori (uno dei pochi non fatto volare dal vento) è rimasto solo un volontario che continua a strillare "Gel o banana?"
Per me il vero eroe di ieri è stato lui.
Prima di terminare la seconda frazione riprendo tantissimi ciclisti e quando sto rientrando in zona cambio ha quasi smesso di piovere.
Mentre mi infilo le scarpe da correre arriva anche Thomas, che si cambia prima di me e comincia a correre.

Le sensazioni in corsa sono subito eccellenti ed il morale della pioggia che è finita è un'ulteriore botta di adrenalina.
Batto ancora un po' i denti ed ho i piedi insensibili dal freddo ma dopo qualche chilometro torna tutto alla perfezione.
Ora ci sono al 100%, testa, gambe, fiato e voglia di correre.
Tengo un ritmo sempre sotto i 4'30", cosa che non ho mai tenuto in un 70.3 e non cedo neanche un secondo al chilometro.
Al terzo ed ultimo giro sento che posso anche aumentare e vado in progressione.
Riprendo Thomas e lo incito a restare attaccato ma alla fine cederà qualcosa.
Ormai incrocio tutti gli altri ragazzi del Team Panda che hanno finito la bici e stanno correndo, sono stati tutti eccezionali a completare una gara del genere.
Prima di tagliare il traguardo mi fermo a dare il cinque a Lollo ed Alexa, che ci hanno cinitato ininterrottamente per tutta la gara.
La forza del Team Panda è proprio il legame che riusciamo a trasmetterci quando incrociamo gli sguardi.
Ora posso tagliare il mio traguardo.
Di solito non ho mai fame dopo l'arrivo di una gara, ma sul tavolo vedo una bomba con la crema e me mangio in due morsi.
Direi che me la sono ampiamente meritata.
Ed ora posso riposarm...
Ah no, domenica prossima ho il TriXman, 3km di nuoto, 150km di bici e 30km di corsa...
Vabbè, avrò tutto il tempo di riposare quando sarò morto.


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