lunedì 27 novembre 2023

Le battaglie del rapporto coach-atleta

Quando si è giovani e non si hanno gli strumenti migliori, a volta è facile sbagliare.

Anche nell'allenare.

Quando ho iniziato a seguire a distanza qualche atleta negli allenamenti una decina di anni fa, non avevo un modo per analizzare compeltamente ogni sessione e, soprattutto, era difficile controllare  che ogni atleta avesse eseguito il giusto allenamento nel giorno giusto.

Sicuramente nel corso degli anni ho avuto il privilegio di allenare persone, prima che atleti, che hanno agevolato il mio lavoro, aggiornandomi su difficoltà varie della loro preparazione, ma noto che non per tutti è così.

Capita anche però che alcuni atleti volutamente evitano di aggiornare il proprio allenatore su allenamenti saltati o mancanze varie per vedere se "se ne accorge".

E chiaramente poi rinfacciarglielo.

Comprenderete che fondare un rapporto coach-ateta sul dubbio, sulla mancanza di fiducia, sulle recriminazioni e sui sotterfugi, produce conseguenze tossiche, pensate un po', soprattutto per gli obiettivi sportivi dello stesso atleta.

(ma non dovrebbe essere così per qualsiasi rapporto interpersonale, in realtà?)

A questo punto le opzioni sono tre:
- vi affidate compeltamente al vostro allenatore, mettendolo nelle migliori condizioni per allenarVI
- vi scegliete un altro allenatore
- vi silura il vostro allenatore 

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