giovedì 8 maggio 2025

Nuotare SEMPRE in acque aperte, va bene?

Alcuni di voi hanno la fortuna/sfortuna di poter nuotare sempre in acqua aperta. C’è chi vive in posti da cartolina con pontile privato e chi si trasferisce un mese al mare e si sente mezzo delfino.

E quindi arriva puntuale la domanda: posso allenarmi solo in acqua aperta?

Risposta breve: no.
Risposta un po’ più articolata: dipende, ma anche no.

Il nuoto in acqua aperta è super specifico, sì. Serve a prendere confidenza con lo spazio acquatico, a respirare in base a boe, onde e avversari che ti tirano i piedi. Serve a non perdere la rotta e a non cagarsi sotto se non vedi il fondo.

Quindi sì, ogni tanto bisogna passarci.

Ma… c’è un ma grosso come una boa.
Se vuoi migliorare davvero – velocità, tecnica, efficienza – ti serve la piscina.
I 25 metri. Le ripetute. Le virate. Pull e palette. Il cloro.

In mare certe cose semplicemente non le alleni.
A meno che tu non sia Antonio, che ha la piscina più vicina a 2 ore e mezza di machcina, allora ok, ti immergi anche a febbraio vestito da palombaro e fai quello che puoi. Ma Antonio è l’eccezione, forzata.

Allenarsi solo in acqua aperta non è una strategia, è un compromesso.
L’acqua aperta è una figata, ma se non la alterni al cloro, ti rende solo più bravo a galleggiare – non più veloce.

Quindi sì, tuffatevi, schivate meduse e incazzatevi con le onde.

Poi però tornate in vasca.

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