martedì 4 novembre 2025

La diversa percezione del nome degli allenamenti (ripetute o variazioni?)

Basta poco, pochissimo per cambiare la percezione di come un atleta si approccia a un determinato allenamento.

C'è un allenamento che propongo periodicamente ai miei atleti, che ho chiamato "St. Moritz" che consiste sostanzialmente in 32x200mt frazionati di corsa (che nella progressione di carico arriveranno anche a 50x200), da fare a medio alta intensità, con 30" o 1'30" di recupero da fermi, a seconda della ripetuta o del set)

Quando i miei atleti si ritrovano questo allenamento hanno gli incubi una settimana prima e cominciano ad attrezzare bambole voodoo con le mie fattezze.

Uno degli allenamenti preferiti dai miei atleti invece, è un 15x3' a media intensità + 1'30" di corsa facile di recupero.

Adesso, se avete un minimo di dimestiche con gli allenamenti, capirete bene che i due esercizi, naturalmente inseriti in diverse fasi della preparazione annuale con specifiche aggiustamenti), non sono così distanti per proposito e per TSS (Training Stress Score)... vabbè per buciodeculaggine, così ce capimo.

Il fatto è che se qualcuno legge 32x200, nella sua testa scatta immediatamente RIPETUTA affiancata dall'imamgine di Usain Bolt che si piega in curva, anche se nella spiegazione c'è indicato un passo più vicino ad un fondo medio veloce.

Ecco, nella mia esprienza da coach, quando riesci a identificare, comprendere e lavorare su questi fattori di pazzia degli atleti, il grosso del lavoro è già fatto! 

Nessun commento:

Commenti

Related Posts with Thumbnails