lunedì 18 aprile 2011

...ancora sul pendolarismo in bici...


Venerdì avevo intenzione di bissare il ritorno in bici da Roma.
Esco di casa sotto un cielo grigio che butta giù pioggia senza speranza di interruzione.
Vado triste verso la macchina, poi mi fermo, sotto la pioggia, e penso " 'sti cazzi, proviamoci!".
Torno indietro e carico la bici in macchina.
Arrivo in stazione e salgo sul treno con la bici.
Il controllo mi dice che il vagone per le bici sta dalla parte opposta, però mi offre la possibilità di mettere la bici nello scompartimento dei pacchi.
"Va bene" gli dico, però io resto con la bici.
"Ma fa freddo lì, guarda che tanto nessuno te la ATTOCCA!"
"Sì, ma ho paura che cada"
"Ma stàttene al caldo"
"Grazie lo stesso"
Effettivamente si ghiaccia, e la posizione in cui sto è pure abbastanza comoda.
Però alla fine, come anche diceva Nick Hornby in "Febbre a 90°", questi piccoli sacrifici, queste piccole "perdite" vengono ripagate, e già quando arrivo a Roma, smette di piovere, lasciandomi arrivare in ufficio senza bagnarmi.
Ed all'uscita, nonostante il cielo grigio continui a minacciare, riesco ad evitare il temporale e farmi un buon allenamento, allungando anche di altri 20km una volta arrivato a Tivoli.
E poi, in bici, sto ancora in credito con i temporali, quindi, almeno per oggi, ci può stare benissimo che me la sono scampata!

6 commenti:

Paolo Scotti ha detto...

Voglio una foto di te con la bici sul treno!

stefanoSTRONG ha detto...

a dire il vero vengo meglio in fumetto :)

Rocha ha detto...

Se facessero tutti come te il problema del traffico sarebbe quasi risolto !

stefanoSTRONG ha detto...

ma questo infatti è anche uno dei motivi, non il primo ma un motivo!

Papà ha detto...

In questo fumetto, più che un ciclista, sembri Garibaldi caduto dalla bicicletta mentre scalava l'Aspromonte, con gli occhiali da sole

stefanoSTRONG ha detto...

infatti è il mio omaggio personale ai 150° dell'unità, pedalare vestito come l'eroe dei due mondi

Commenti

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