martedì 11 maggio 2021

Perche rompo tanto i cojoni con la filosofia (quando invece dorei parlare di allenamenti?)

 

Certo, ne sono consapevole, so essere davvero noioso quando comincio a mischiare metodologia di allenamento e filosofia da quattro soldi.

Ecco perchè lo faccio e soprattutto perchè ne sono convinto della bontà.

Ormai sembra assodata l'ìdea che un'ottima prestazione sportiva si ottenga affiancando un programma di allenamento produttivo, ad una solida capacità mentale dell'atleta.

Avrete sentito sempre più spesso parlare sia atleti che allenatori che, sopratutto nell'alto livello, c'è poco da inventarsi, che non esistono allenamenti magici, ma di quanto invece sia fondamentale "la testa".

E allora c'è tutto quel recente filone formativo che pretende di fornire le chiavi giuste per sviluppare anche questa famosa testa.

Così adesso abbiamo resilienza, mindfulness, mental coaching, soft skills e cazzi vari che dovrebbero aiutarci a rendere di più nelle nostre prestazioni ma, chiedo umilmente, perchè non cercare le risposte - per quanto possibili e per quanto applicabili allo sport - in una dottrina nella quale da 2500 anni si sono applicate le migliori menti dell'umanità?

Certo, la mole di informazioni è vastissima, ma sono certo che lì in mezzo di aiuto utile ne troverete tanto.

Detto questo, nella possibile eventualità che non troviate ciò che cercate, andate ad allenarvi seriamente, che state perdendo già troppo tempo co' 'ste cazzate!   

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