Un mio atleta è rimasto deluso dalla sua prestazione nella frazione podistica di un triathlon olimpico.
Quando sono andato ad analizzare i dati, sono rimasto un po' sorpreso.
Chiaramente non è stata la prestazione della vita, ma comunque è stata una buona frazione in linea con il suo livello complessivo nel triathlon (se volete sapere il passo, è stato di 4'50" al km).
Come obiettivo annuale ci eravamo proposti di lavorare e migliorare sulla distanza olimpica, e da qui posso immaginare qualche aspettativa in più però bisogna essere consapevoli che ogni miglioramento stabile, duraturo e consolidato, è il frutto di un procedimento di adattamento non immediato.
Volete un esempio?
Me stesso.
Sono andato a ripescarmi il passo di corsa che ho avuto nei 10km di alcuni triathlon sulla distanza olimpica:
2012, Lago del salto: 5'37"
2016, Roma: 4'44"
2016, Ostia: 4'44"
2017, Vico: 4'41"
2019, Sabaudia: 4'13"
2021, Sabaudia: 4'18"
2022, Ostia: 4'06"
Ci vuole determinazione, costanza e tanta pazienza, ma il lavoro fatto bene, alla fine paga.
Sempre.
It's a process, it's a process, it's a process...
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