lunedì 9 giugno 2025

Come scegliere (o scartare) una collaborazione

 

Come fate a capire con quale professionista collaborare?

Semplice: ci sono due aspetti fondamentali che non potete ignorare

  • il valore effettivo della sua professionalit
  • la qualità comunicativa

Perché sì, anche se sei il miglior professionista del mondo, se comunichi come una camera d’aria a terra, della collaborazione non ci faccio un cazzo.

Esempio pratico…

Tempo fa contattai una psicologa dello sport per capire se fosse interessata a collaborare nella produzione di alcune risorse.

Mi risponde dopo dieci giorni scusandosi che era occupata con il lavoro.

Ora, già qui... o è una cazzata, o se ci metti 10 giorni per rispondere a una mail (e non hai 2000 clienti eh), evidentemente qualche problema c'è:

·         o con la tua capacità di gestione

·         o con il tuo lavoro stesso

Ma vabbè. Le do fiducia. Mi dà la disponibilità e le invio nello specifico quello che mi servirebbe.

Dopo altri 10 giorni (scusa eh, ma il lavoro...), mi chiede 600€ per una decina di lastrine in PowerPoint.

Ora…

Se fosse stata Maria Montessori, magari sarei stato pure disponibile a spendere due spicci anche solo per il nome.

Ma se si tratta di qualcuno che ha la metà della vostra clientela (e che probabilmente potreste essere voi il suo “traino”) allora c'è solo una cosa da rispondere:

“Oh grazie eh, sei veramente il top! Ti faccio sapere al più presto ma ora devo scappare a cagare...”

Il punto non è solo quanto vali sulla carta, ma quanto lo fai percepire.

Rispondi? In tempi umani?

Hai una presenza che fa capire che ci sei?

Chiedi 600€ per 10 slide?

Beh, allora ti rispondo  sulla tazza del cesso.

Perché il tempo è poco.

E se dobbiamo spenderlo male, almeno facciamolo in multitasking.

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