venerdì 3 ottobre 2025

I 10 momenti più emozionanti che ho vissuto da atleta (STRONG BEST MOMENTS)

 


In molti mi hanno chiesto quale sia stato il momento più emozionante da quando faccio triathlon e la risposta non è affatto semplice.

Tornando indietro di oltre 15 anni, il rischio è sia quello di tralasciare qualcosa di importante, sia di dare maggior importanza ad episodi dei quali lo scorrere del tempo ne ha cambiato la percezione.

Per questo vi racconterò i primi dieci momenti più emozionanti  in ordine rigorosamente cronologico, sperando che possano ispirarvi o trasmettervi un millesimo di quell'esplosione di commozione che ancora sento nel menzionarli.

1) La prima gara (mezza maratona): fatta con un amico, non sapevamo enanche cosa fosse una mezza maratona. Ci sono arrivato totalmente impreparato, vestito con la tuta di Rocky Balboa, e ho finito con un tempo indecente. Da lì si aprivano due strade: mollare tutto o cominciare a costruire. Il sorriso con cui ho ciuso il traguardo mi ha dato la risposta.

2) Klagenfurt 2013: il primo IronMan, finito in compagnia sventolando con la bandiera dell'italia. Siamo un bel gruppo di amici. Ognuno fa la sua gara, ma a 1km dalla fine ci ritroviamo in tre, con un tricolore. Tagliamo insieme il traguardo abbracciati, e mi vengono ancora i brividi a ricordarlo.

 

3) La Maratona sotto le 3h: non tanto per il risultato, ma perchè tre mesi mentre ero in bici mi avevano centrato con una macchina. Bici distrutta e medici che mi hanno detto di stare totalmente fermo per un mese. Il giorno dopo ho segnato 2h59' su un foglietto appeso sull'armadietto, e 2h59' ho fatto.

 

 4) La vittoria di squadra al Campionato Europeo Triclub IronMan a Pula (Croazia): è verò era il primo anno che avevano istituito il TriClub e non c'erano ancora tante squadre, ma gli assenti hanno sempre torto e sulla postazione più alta del podio al campionato europeo a squadre Ironman c'eravamo noi!

 5) L'incitamento all'IronMan Maastricht: non so perchè mi è rimasto proprio questo momento. grandissima crisi durante la maratona finale. Sono completamente distrutto. Poi dal pubblico vedo un tizio del quale ricordo perfettamente il volto, con una cartello "BE IRON". Mi guarda, sorride e mi alza il pollice. L'unica volta che mi sono messo a piangere prima durante o dopo una gara. Sono ripartito e ho chiuso col sorriso. 

  

6) L'Everesting (8848mt di dislivello in bici): l'ho completato da solo in 20 ore circa, una emozione grandissima. Ma quella a cui mi riferisco, l'emozione più grande, è il tentativo "fallito" fatto qualche mese prima con i miei amici: un vortice di emozioni che ci hanno unito per sempre.

 

7) La ruota di Cervia: 5km dopo la frazione di bici di IronMan Italy mi scoppia il tubolare. Irreparabile e gara finita. E invece mi si avvicina un tizio, Fabrizio, un ciclista che era a bordo strada per vedersi la gara. Stacca la sua ruota e me la dà. Credo ancora che sia stato un angelo. 

 

 

8) L'IronMan sub10: vabbè qui c'è poco romanticismo, qui si tratta solo di una fatto beceramente e squallidamente cronometrico. Però chiudere un IronMan sotto le 10 ore resta una soddisfazione enorme. Dopo si può andare anche in pensione... 

 

9) IronMan World Championship. Dopo un IronMan sotto le 10h puoi andare in pensione... a meno che non ti qualifichi per il Campionato del Mondo. Non ci sono arrivato con una gran forma, ma mi sono voluto godere questa esperienza irripetibile dal primo all'ultimo minuto, dall'accoglienza nella Military Division alla Parata delle Nazioni. Ah sì, e poi c'è stata anche la medaglia da finisher!

 

10) L'arrivo all'EagleXman. Questa è talmente recente che sento ancora le urla di Daddo all'arrivo, quando vede arrivare insieme  quattro atleti del Team Panda abbracciati. Quello che doveva essere un Extreme IronMan, di estremo ha portato solamente l'amore che ho per quuesto sport e, soprattutto, per chi condivide con me queste emozioni.

  

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