venerdì 16 novembre 2012

La sindrome di Giaskamo


Alcuni nascono con il talento, altri devono sudarselo.
Dopo la cronoscalata di domenica scorsa, davanti a castagne e vino rosso, io e Giorgio IronDolphin stavamo parlando di questo.
Rosicando un po' tra l'altro.
In particolare gli parlavo di Giaskamo, un ragazzo della mia città, arrivato terzo nella nostra cronoscalata e che all'esordio in una gara di triathlon si è piazzato tra i primi 15 assoluti.
Impossibile - dice Giorgio - noi ci facciamo il mazzo da qualche anno per arrivare a metà classifica e lui arriva facile tra i primi? Sicuramente faceva triathlon già da ragazzo.
Da lì naturalmente è iniziata la ricerca da parte sua di una prova che fosse già un agonista e da parte mia a spegnergli ogni illusione al riguardo.
No Giò, so che l'unico sport che faceva era gli scacchi.
Ma che dici, voglio vedere su facebook, sicuramente ci saranno foto di vecchie gare che ha fatto.
No, guarda, è solo forte.
Però vedi, dice che è maestro di sci.
Ma mica di fondo, è tutta un'altra impostazione!
Guarda, dopo due gare l'hanno già convocato per i campionati italiani!
Intanto Alessia e Sara guardavano allibite la nostra disperazione crescente.
A quel punto il gioco si è fatto divertente ed ho cominciato ad inventare cazzate.
Tra l'altro, oggi appena è arrivato ha detto "ma tu guarda se devo perde tempo co sti quattro cojoni per sei chilometri, anzi adesso vado a farmi altri 180km visto che manco ho sudato - dico a Giorgio
Ah sì? E poi quando ha visto tua moglie le ha detto "noi ci siamo conosciuti al Triathlon di Montefiascone, quando già ero arrivato e cambiato e tu stavi ancora spettando quella pippa di Stefano! risponde Giorgio
Qui è nata appunto la "Sindrome di Giaskamo" ovvero quel senso di inferiorità avvertita dagli atleti pippe quando si confrontano con altri atleti inavvertitamente assai più forti di loro.
Il fatto è che, al contrario di Mario Poretti, Giaskamo, oltre ad avere davvero un notevole talento, è un ragazzo davvero simpatico ed umile ed è impossibile trovare un modo per renderlo anticpatico (naturalmente in modo benevolo).
Il piacere e la fortuna, invece, è quella di aver trovato un nuovo amico con cui condividere questa passione per il triathlon e farci qualche risata durante le gare.
Giusto alla partenza però, poi chi lo vede più!


Poi abbiamo parlato anche di un altro personaggio, con conseguente sindrome (sempre nostra), ma questa è un'altra storia che meriterà un post a parte.





3 commenti:

Semper Adamas ha detto...

a "tagli e cuci" però siete fortissimi.. :D

MauroB2R ha detto...

ahahahah ahahahah stavo morendo dal ridere!!!!

Sarah Burgarella ha detto...

"contro la genetica, allenamento non vale"

Il Geco

Commenti

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