mercoledì 27 dicembre 2017

Il mio 2017 in gare (no, non è il solito riepilogo di Strava...)


Visto che per la fine dell'anno ogni sito che si rispetti stila classificoni, highlights e riepiloghi vari, non ho voluto essere da meno.
Più che altro ho voluto ripercorrere tutte le volte che ho indossato un"pettorale" quest'anno e le sensazioni che ho avuto.
Come mi capita negli ultimi 2-3 anni ho gareggiato relativamente poco, 9 gare in tutto, molte meno rispetto a quelle che ero solito fare fino al 2014 (24 gare!), soprattutto per la voglia di dormire un po' di più l'unico giorni di riposo settimanale che ho.
Sicuramente le gare danno uno stimolo allenante extra, però ogni tanto un po' di sano riposo non fa male e una tazza di caffe presa sul divano senza fretta di dover uscire ha il suo fascino indiscutibile.
Comunque...

Per la prima volta quest'anno ho cominciato la stagione agonistica non con una gara podistica ma direttamente con un triathlon.
L'olimpico di Vico.
Una gara dura come sempre che però mi ha ridato la fiducia di poter fare una buona stagione dopo il pessimo anno precedente.
Poi ho cercato la "comodità" sotto casa di due gare podistiche da 10km per ritrovare un po' di brillantezza anche nelle gambe.
La Maratonina di Villa Adriana e la Maratonina di San Luigi.
Sicuramente tempi non da ricordare ma sensazioni di una condizione in crescita.

A giugno la mia solita croce e delizia del triathlon: l'IronMan 70.3 di Pescara.
Presente dalla prima edizione, continua ad essere una delle gare dove mi diverto di più con i miei amici, ma puntualmente continuo a steccare la prestazione sportiva. Ma tanto ormai mi ci sono rassegnato.

Ma il morale nel triathlon è come le montagne russe.
Una settimana dopo nel triathlon sprint di Fiumicino, sebbene non fosse di rank, piazza un primo posto di categoria e quindicesimo assoluto.
E torno a sorridere.

Ne ho sempre sentito parlare bene e alla fine mi decido a fare la Jennesina, 10km in salita (prima della gara fatti in senso contrario per allungare i chilometri). Aspettative ripagate, gran bella gara in un paesaggio stupendo.

l'Ironman sulla media distanza al Challenge Roma 753, nonostante il caldo afoso che soffro sempre, mi dà finalmente la consapevolezza di stare sulla strada giusta per la tappa finale di Cervia. Una gara, lungi dall'essere perfetta, che però mi lascia totalmente soddisfatto sul nuoto, sulla bici e sulla corsa, tutte frazioni chiuse in progressione.

E poi c'è lei.
La gara che ho preparato da un anno.
La A-Race come la chiamano quelli seri.
L'IronMan Italy.
Ne ho parlato parecchio di quello che è successo (anche qui e qui), ma la sostanza finale è questa.
Volevo chiudere la mia "carriera" triathletica (almeno quella sulla lunga distanza) con questa gara, ma mi sono talmente divertito che mi è venuta la voglia di continuare.

E poi sul medagliere da 5, ho riempito solo 4 gancetti con le medaglie degli IronMan, pare brutto lasciarne una vuota...

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