giovedì 9 luglio 2009

Il funerale di Jacko

C’è da chiedersi se l’evento mediatico della settimana sia il G8 o il funerale di Michael Jackson. Negli USA il secondo, in Italia non lo so. Nella speciale classifica al primo posto c’è sempre quello di Lady D. con 33 milioni di telespettatori contro i 31 di Jacko. Noi abbiamo quello di Reitano, e ce lo teniamo stretto. La cerimonia, che è poi è un concerto, si apre, prosegue e finisce all’insegna dei buoni sentimenti. Il tutto davanti ad una bara d’oro da 14 carati. Sopra ci sono gladioli rossi, dentro ancora non si sa bene. Dice che in Iowa vogliono dedicargli una statua di burro. Se sarà burro di arachidi, credo che sparirà presto anche quella. Mandela fa il discorso iniziale. Tra un anno ne farà un altro davanti ad altrettanto pubblico. Dopo, qui si canta e si piange, dopo il prossimo si gioca e si ride (speriamo). Sul palco sale un po’ di gente, Maria Carey, John Mayer, Stevie Wonder e Lionel Richie che cantano, Magic Johnson e Kobe Bryant che se facevano una sfida1o1 sarebbe stato interessante. Alla fine sale la figlia Paris, a cui Michael metteva il velo sul viso per tutelare la privacy, piange e dice quanto papà fosse il migliore. Gli altri due figli si chiamano Prince Michael e Prince Michael II.

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