giovedì 4 dicembre 2014

Gli spostamenti come allenamento (e come piacere)



...e non solo come allenamento, ma proprio come piacere.
Non vorrei qui entrare nel merito dell'inflazionatissimo "non ho tempo per allenarmi" sul quale nutro sempre grossi dubbi,
Nessuno che dica "non ho voglia".
Tanto di cappello, ci mancherebbe che tutti coltivassero il piacere di fare sport!
ma il tempo, più o meno, e salvo naturalmente alcuni casi, si trova.
E gli spostamenti vari, i pendolarismi, ma anche le semplici uscite possono essere sfruttate per guadagnare tempo.
Da anni ormai faccio il pendolare Tivoli-Roma (40km) con la bici.
Non tutti i giorni, naturalmente.
Anche qui non voglio parlare di scelta ecologica o economica (comunque non irrilevanti) ma di risparmio di tempo.
Un esempio?
Da quando esco dal lavoro, tra autobus per arrivare alla stazione del treno e tragitto ferroviario, sto a casa in due ore e un quarto/mezzo.
Con la macchina, intasati nel traffico capitolino, ci si mette un'ora e mezza.
Per quanto siate pippe in bici, considerate quanto potete impiegare a fare 40km...
...e in più vi siete allenati.
E poi, come dicevo, oltre il "dovere" dell'allenamento, il "piacere".
Quei tre chilometri fatti con la bici fixed invece che con la macchina per arrivare in piscina, per esempio.
Ultimamente, invece di prendere l'autobus per fare i 5km dalla stazione al lavoro, preferisco farli camminando.
Attraversare Roma alle 7 di mattina, mentre si sta svegliando, con il profumo di cornetti che esce dai bar, e le luci di natale che addobbano le vie silenziose è un piacere indescrivibile.
Che all'interno di una scatola con quattro ruote non avrei mai potuto apprezzare in pieno.
E se la gente che incrocio pensa "ma che cazzo sorride questo mentre cammina", sinceramente, è un problema loro...

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