lunedì 6 novembre 2017

Il (mio) Convegno Nazionale Tecnico Fitri 2017


Sabato scorso c'è stato il convegno nazionale tecnico della fitri e queste sono le mie impressioni.
Impressioni naturalmente non tecniche e specifiche, per quelle ci sono "altre sedi".
In linea con quello che è da sempre stato lo stile del mio blog, vi parlerò solo degli aspetti più "di colore" della manifestazione.

Innanzitutto il luogo.
Non sono il tipo da lasciarmi andare a facili entusiasmi, soprattutto quando si tratta di tessere le lodi di aziende, che già di per sé hanno le proprie risorse per pubblicizzarsi, ma la sede della Technogym, (dove è stato ospitato il convegno) è davvero un posto da togliere il fiato ad ogni amante dello sport.
Già dal parcheggio talmente ampio e curato che ci potrebbero organizzare la prossima Ryder Cup.
Dopo aver parcheggiato e chiusa la macchina all'interno, torno indietro perché mi sembrava di aver lascito lo stereo acceso.
No, lo stereo è spento.
La musica arriva da piccoli altoparlanti nascosti dentro i cespugli che trasmettono in filodiffusione.

Dopo le presentazioni di rito, parla il relatore principale dell'evento: Joel Filliol, tecnico della squadra olimpica italiana.
L'intervento è di alta qualità, di quelli per cui vale la pena partire da Roma per ascoltarlo.
La traduzione in simultanea funzione perfettamente e Filliol sa tenere il palco alla grande, focalizzando l'attenzione puntualizzando i suoi concetti in modo chiarissimo.
Estrema sintesi.
Non esistono allenamenti magici ma l'importanza massima va data al rapporto coach/allenato e ad una programmazione ottimale che permette di arrivare al massimo nel momento clou della stagione agonistica.

Finale della mattinata con un focus sull'allenamento indoor fatto da personale della Technogym che propone prodotti Technogym.
Però, come sapete, sono un fanatico dell'allenamento indoor ed anche questa parte (comunque presentata con altissima competenza e professioanlità) risulta molto interessante.

Pausa pranzo. 

Siamo tantissimi, quindi ci dividono in due gruppi. 
Uno va a pranzo, l'altro può visitare l'immensa showroom, sbavando davanti tutti i prodotti disponibili per essere visionati e testati ma che costano più o meno come la mia macchina.
 Per la serie: tiè, annusa, ma non magnà!
A propositi de magnà, invece, quando i due gruppi si invertono, entro nella mensa aziendale che somiglia più alla mensa di MasterChef.
Banconi con chef che offrono tantissima scelta di primi, secondi, contorni, frutta, verdura, dolci, bevande, miccette e bombe a mano, tutto diviso per categorie (vegetariani, bio ecc...).
Un ragazzo preso a commozione chiede cosa sia previsto per noi del convegno e la risposta di Carlo Cracco è potete prendere quello che volete, quanto ne volete, e quando lo volete

Il tizio con le lacrime agli occhi comincia a caricare il vassoio.

Nel pomeriggio breve parentesi di prevenzione. Sicuramente interessante, ma purtroppo condensare troppi spunti in mezzora non permette di approfondirne neanche uno, probabilmente non era il contesto dove inserire questo tipo di intervento.

Poi di nuovo Filliol che spiega alcuni punti di cambiamento per puntare alle medaglie olimpiche per la squadra italiana.
Joel ci sa fare con la platea, attira l'attenzione e non annoia mai.
A fine intervento c'è la standing ovation.
Solo di Danilo Palmucci, ma sempre standing ovation è.

Finale di giornata con Josè Miota, fisioterapista del team di Filliol, intervento molto breve ma ben fatto e con la giusta dose di simpatia e di attinenza alla realtà, e conclusione su quanto è importante dormire bene (di azienda sponsor che vende materassi, ma è anche giusto così).

Insomma, tirando le somme, tra convegni e seminari fitri, a volte sono rimasto soddisfatto ed altre volte deluso dalla qualità delle conferenze.
Ecco, quella dell'ultimo convegno è proprio al strada da seguire, per offrire a noi tecnici i migliori strumenti.
Quindi, in pratica, comincio già a preparare il vassoio del pranzo...

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