giovedì 3 febbraio 2022

La filosofia del potenziamento nel triathlon...

 

Sì, ho messo i puntini di sospensione, come per lo stretching... e potete immaginare cosa significhi...

Anche e soprattutto in questo caso, so quanto andrò controcorrente.

Ormai la linea di pensiero per gli allenamenti è orientata nel far viaggiare su un doppio binario prerazione atletica per il triathlon con un programma di potenziamento, a corpo libero o con i pesi, che poi anche qui si aprono ulteriori dibattiti su questa dualità, che di fatto non ci interessano perchè di potenziamento nel PandaLab non ne facciamo.

O meglio, lo facciamo in determinati contesti (riabilitazione, impossibilità ad allenarsi in una disciplina), periodi ben determinati (off season), e sotto l'attenta osservazione di un preparatore, ma comunque non lo integriamo nelle fasi specifiche della preparazione.

Ok, avete questa marea di pubblicazioni su The Sport Journal o PubMed, o peggio ancora, articoli letti su xxxxxxxxxx.xx dove si dice il contrario, ma come ho sempre ho fatto, se proprio devo sbagliare, preferisco farlo con le mie idee, e secondo le mie idee il potenziamento possiamo risparmacelo.

Ve la farò breve (per cominciare).

State facendo delle sessioni leggere di potenziamento, che non le sentite sulle gambe (o braccia) quando poi andate a correre/pedalare/nuotare? Allora non state facendo un cazzo!

State facendo sessioni impegnative che poi ne risentite quando ndate a correre/pedalare/nuotare?Mi serve che abbiate il giusto riposo per valorizzare la qualità negli allenamenti che ci servono, e se siete già affaticati quella qualità col cazzo che la raggiungiamo!

State facendo sessioni impegnative al posto degli allenamenti di nuoto/bici/corsa? Se abbiamo la possibilità di fare un adattamento specifico, perchè ricercare quello aspecifico?

Ci siete ancora? Allora ve la faccio più complicata.

Considerate il potenziamento come percorso finalizzato ad ottimizzare i vari adattamenti che vi porteranno ad una miglior prestazione, giusto?

E in effetti diamo al potenziamento valore di  δύναμις  ovvero il carattere di ogni realtà in quanto capace di divenire, raggiungendo con ciò un superiore grado di perfezione. In questo caso il gesto specifico sarà invece l'atto vero e proprio, l' ἐνέργεια che si sviluppa dal potenziamento.

E qui ci viene in soccorso proprio Aristotele, che ci illustra come l'essenza della potenza  è inferiore all'essenza dell'atto perchè seppure lo precedere cronologicamente, è solo quest'ultimo la ragion d'essere dell'intero processo nonchè causa finale necessaria e pre-esistente.

Ok, mi fermo qui,ma vi avevo avvertito eh...

In cocnlusione, se avete tempo da sprecare per una sessione aspecifica, fatevi una nuotata o una pedalata in più oppure, meglio ancora, passate quell'aspirapolvere sotto il divano, che si vede da qui la polvere accumulata da 7 mesi!

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