La motivazione e la sua ricerca deve necessariamente seguire l'andamento della programmazione annuale degli allenamenti, come se fosse essa stessa un tassello da inserire nella painificazione.
Come potrete imamginare, così come non si può essere in forma in ogni momento dell'anno, così non potremo essere sempre pienamente motivati.
E va bene così, sia da parte degli atleti, sia da parte dell'allenatore nei loro confronti.
Andiamo a ritroso...
La settimana dopo l'IronMan la stanchezza è un vaghissimo ricordo, abbiamo l'euforia a mille e stiamo già scegliando quale IronMan fare per il prossimo anno.
Assecondiamo l'euforia, questo solitamente è il momento dei festeggiamenti"
Un passo indietro...
Nel periodo agonistico, a ridosso delle gare, è abbastanza semplice trovare il giusto focus, anzi, in quelle fasi dove comincia a salire l'drenalina, il compito dell'allenatore è proprio mantenere il proprio atleta sui binari per concentrarsi sulle fasi più delicate della preparazione.
Torniamo ancora indietro.
La fase invernale, subito dopo le festività, è invece il periodo più buio, quello dove fatica e allenamenti cominciano ad intensificarsi e le gare sembrano ancora lontanissime.
Ecco quello è il momento dove dobbiamo dare spazio all'estro nella ricerca della giusta voglia per allenarsi, dove l'allenatore in primo luogo dovrà farsi carico di "caricare" il suo atleta.
Arriviamo infine all'offseason.
Ragazzi, qui non devono esserci regole, questa è una fase di decompressione e distacco, quella in cui possiamo permetterci di allentare non solo con gli allenamenti ma anche di testa.
Se siete già dterminati, ben venga, non fa mai male, ma se vi sentite lontani dallo spirito agonistico, prendetevi e godetevi anche questo momento di mare in bonaccia.
In realtà non devo dirvelo io, perchè già lo sapete che al prossimo IronMan arriveremo con una motivazione determinante, come sapete pure che il prossimo IronMan è esattamente, di già, dietro l'angolo...
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