venerdì 31 marzo 2023

Does the body rule the mind, or does the mind rule the body?

I dunno, risponderebbe il buon Morrissey.

Come ho scritto nell'ultimo poast, ho ricevuto inaspettatamente una mail da parte di IronMan che comunicava la qualifica al World Championship.

Questa mail, l'ho letta mentre mi stavo allenando sui rulli.

L'allenamento era una progressione di tre blocchi da 10', concludendo l'ultimo in Z4, che per me attualmente corrisponde a 297w.

La lettura della mail (più o meno a metà allenament)  diciamo che ha mi dato una bella botta di adrenalina e l'ultimo blocco da 10' è venuto leggermente più forte del previsto, con gli ultimi 5' addirittura a 350w medi.

A questo punti le domande da fare sarebbero due:

1) ti stai allenando con un'intensità minore ed il valore della tua FTP è decisamente più alto? 

2) does the body rule the mind, or does the mind rule the body?

La risposta invece è che mi sono sbrigato cercando di finire al più presto (lo so, era un allenamento a tempo e non a distanza, però ve l'ho detto che ero poco lucido) per controllare se quella mail fosse un errore o vera...




mercoledì 29 marzo 2023

STEFANOLACARASTRONG qualificato all'IRONMAN World Championship 2023... can you believe it?

 

Io no.

Non ci avrei mai potuto credere.

Sono sempre sereno e lucido in ogni situazione, ma devo ammettere che quando ho ricevuto la mail in cui mi comunicavano il diritto alla slot per il mondiale IronMan,  mi sono emozionato.

La qualifica, conquistata con tanta fortuna (che nella mia vita non è mai mancata) e un pizzico di merito, è stata ottenuta grazie alla mia prestazione dell'anno scorso all'IronMan Italy 2022.

Come  ho scritto sopra, l'emozione è stata grande, ma "l'abbraccio" e la condivisione della gioia da parte della mia famiglia, dei miei amici e compagni di squadra quando gliel'ho comunicato è stata la parte ancora più emozionante.

Che poi, alla fine, è il motivo per cui esiste il Team Panda.

 “happiness is only real when shared”

martedì 28 marzo 2023

Il metodo giusto e (è) quello che funziona [il pragmatismo e l'arte di allenare - parte 1]


Spesso ci si imbatte nel mondo del triathlon in personaggi (me compreso per carità!) che hanno una determinata linea di pensiero da applicare alla metodologia degli allenamento e la perseguono con determinazione esenza compromessi.

Senza compromessi non significa che non sono aperti a sperimentazioni, anzi, ma che tali variazioni saranno adottate solo nel caso che:

1) la precedente linea non offra più garanzie/risultati
2) la nuova linea possa effettivamente protare benefici 

Chi ha una visione così determinata e chiara, naturalmente si espone al gioce del metodo "giusto o sbagliato", che è la cosa peggiore in cui si possa cadere.

Quando si entra in questo gioco, mi dispiace per gli assidui seguaci della "scienza", ma si finisce per girare sempre intorno senza mai arrivare all'unico punto che conta.

Giusto è quello che funziona. 

Se un mio atleta fa più forte 750mt di nuoto a stile cagnolino rispetto al crawl, la "scienza" può spiegarmi tutta la tecnica e la cinetica "migliori", ma io continuerò a farlo nuotare a cagnolino.

Il mio obiettivo come applicazione del modello di prestazione è quello di risolvere problemi concreti e  produrre risultati utili, dove il valore di un risultato è determinato dalla sua efficacia nella pratica, piuttosto che da considerazioni teoriche o astratte. 

Il mio interesse non è dunque finalizzato alla correttezza logica o la coerenza teorica di un metodo, quanto piuttosto la sua utilità pratica finalizzata ad una risoluzione che ha profitto ed efficacia.

In estrema sintesi, se ti alleno io, "il giusto" è quello che dico io e basta.

venerdì 24 marzo 2023

Gli atleti che si sopravvalutano e come riconoscerli

 

Molto spesso mi trovo, oltre ad allenare i miei atleti, a cercare di motivarli per farli rendere al meglio, in allenamento e in gara.

Credo che saper dare la giusta motivazione ai proprio atleti rientri in quelle caratteristiche fondamentali di un coach, al pari della programmazione dei loro allenamenti.

Tuttavia, a volte mi è capitato anche di fare il gioco contrario, ovvero di cercare per quanto possibile (vi assicurà arte complicatissima) di tirare il freno agli atleti che si sopravvalutano.

La prima mossa da fare in questo caso è isoalre alcuni fattori che vi consentano di indivuare con certezza il soggetto, che sono:

  1. sono sempre estremamente gentili ed educatiper evitare di dare l'impressione di tirarsela
  2. si presentano ostentando valori che avevano 5 anni prima, quando probabilmente  avevano preparato una singola gara su una singola disciplina
  3.  giustificano i test attuali che gli somministrate con uno stato di forma che devono ancora costruire
  4.  si allenano sempre ad intensità assai superiori rispetto a quelle che avete programmato e di conseguenza...
  5. ...hanno sempre una scusa per gli allenamenti che puntualmente sbagliano
  6. si sorprendono quando mettete in evidenza un loro errore
  7. alimentano dubbi su gli altri atleti che invece riescono a tenere quelle intensità

Ora però che vi ho spiegato come riconoscerli però, aiutatemi a come far loro capire che sono più scarsi meno forti di quanto pensino, perchè in tanti anni che alleno, resta ancora una delle cose più difficili!

mercoledì 22 marzo 2023

TRIATHLON STARTER PACK training plan

 

Il PandaLab è lieto di annunciare il TRIATHLON STARTER PACK, un piano di allenamento di 12 settimane per assoluti esordienti!

Il programma è pensatoin maniera specifica per principianti che vogliono partire da zero ed arrivare all'esordio nel triathlon, strutturato con:

  • 4 allenamenti settimanali
  • 2 extra allenamenti facoltativi
  • Consigli del coach per prepararsi ad ogni settimana di allenamento

I singoli allenamenti sono programmati per trovarseli quotidianamente sul proprio gps da polso già impostati.

Ormai non avete più scuse per diventare triatleti!

TUTTI I DETTAGLI SUL PROGRAMMA LI TROVATE QUI

martedì 21 marzo 2023

La settimana di riposo dagli allenamenti (in vacanza o in offseason)

Come ormai ben sapete, la mia prerogativa, che specifico sempre ai miei atleti, è quella dare priorità agli equilibri famigliari/lavorativi/personali e da lì integrare al meglio gli allenamenti.

Di conseguenza,  spesso gli stessi miei atleti, quando mi chiedevano come comportarsi in vacanza, si sentivano rispondere che la vacanza è VACANZA, dal lavoro ma anche dagli allenamenti, e di godersi il tempo con la famiglia.

Naturalmente, e come sempre, le eccezioni e le specificazioni sono sempre necessarie:

1) C'è chi mi specifica che ha piacere ad allenarsi anche in vacanza in modo comunque da non togliere tempo alla famiglia (ad esempio la mattina presto prima che il resto della famiglia si svegli) o che preferisce comunque fare qualche allenamento invece di staccare completamente, ma comunque deve essere una sua richiesta, perchè da parte mia non ci sarà alcuna richiesta specifica.

2) E poi c'è l'altra eccezione, ovvero chi si allena 3-4 volte a settimana, oppure chi salta il 70% degli allenamenti, e allora lì la mia riposta sarà "ma che cazzo te devi scaricà che non hai fatto un cazzo fino a mo?"

Quindi, prima di parlarmi della settimana di riposo, chiedetevi se rientrate nella seconda eccezione...


Commenti

Related Posts with Thumbnails