lunedì 1 marzo 2010

Roma-Ostia 2010



La prima Roma-Ostia non si scorda mai, 21km dritti in mezzo a 10.000 persone.
Bello tutto, dall’inizio alla fine (o meglio, a 2km dalla fine…). Partenza da gita turistica da Tivoli con pullman a due piani ed allegria immotivata. Il pacco gara è da gran signori, roba tecnica e di qualità. Parto dall’ultima griglia, ma dopo i primi chilometri raggiungo i lenti della penultima griglia. Mi sento bene ed allungo. Non sento le salite e volo in discesa. Passo a metà gara a 44 minuti, tempo discreto. Al 14°km ho una piccola crisi, più di testa che di gambe, ma vedo che l’andatura è sempre la stessa. Qualche chilometro più avanti c’è un rifornimento con acqua e spicchi di arance rosse, Una benedizione. Riprendo forze e morale e riprendo il mio ritmo. Prima di entrare sul lungomare individuo mio suocero tra il pubblico con la macchina fotografica con mega obiettivo, ma vado talmente veloce che non fa neanche in tempo ad immortalarmi. Poi…poi ci sono quegli ultimi 2km. Mi avevano detto del vento contrario sul lungomare di Ostia ma non credevo così contrario. Hai presente quando da piccolo provi a salire le scale mobili che scendono? Ecco tu corri ma vai indietro. Davvero. Ma è bello anche finire in modo eroico una mezza maratona.
Un’ora e trentaquattro quando il mio obiettivo era stare sotto l’ora e quaranta. Perfetto.
Nota positiva 1: Una corsa bellissima con un’atmosfera indimenticabile.
Nota negativa1: Comunque ti svegli alle 6 di mattina l’unico giorno di riposo che hai.
Nota positiva 2: Ho finito la corsa senza accusare dolori.
Nota negativa2: A casa, dopo pranzo, non riuscivo neanche a camminare.
Nota positiva 3: Ho fatto un gran tempo.
Nota negativa 3: Questa gara mi ha illuso di poter riuscire a terminare degnamente anche una maratona…gravissimo errore…

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