lunedì 16 maggio 2016

Fate quello che dico non quello che faccio (di addominali, costole e buoni esempi)


Ultimamente sto dicendo ai miei ragazzi del Team Panda di mangiare di più.
Gli addominali in bella mostra e un addome scolpito sono incompatibili con le lunghe distanze del triathlon.
Per sprint e olimpici il discorso è totalmente inverso, ma se vuoi gareggiare decentemente per almeno 5/6 ore, bisogna mangiare molto di più di quello che mangia un triatleta medio.
Perché si sa che il triatleta, amante più dell'estetica che dell'efficienza o della prestazione, preferisce essere figo piuttosto che qualificarsi a Kona.
Mi è stato dunque rinfacciato di predicare bene e razzolare male.
TUTTI ma proprio TUTTI i ragazzi a cui ho consigliato di mangiare di più mi hanno rigirato questa foto che avevo pubblicato qualche giorno fa...













Ti si vedono le costole e dici a noi di mangiare di più?!
Il coach è anche questo.
Fate quello che dico non quello che faccio.
Del resto consiglio sempre ai ragazzi di fermarsi totalmente quando hanno la febbre, mentre io cerco di fare qualcosa anche con 38.
Comunque, mi sto mettendo in testa di sistemare anche questo mio aspetto.
Ho iniziato a mangiare di più.
Vediamo di far sparire quelle costole.
Un buon coach dovrebbe dare l'esempio anche con i fatti, o no?

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