lunedì 4 luglio 2016

STRONG racconta [Clearwater: la sfida, la storia, la leggenda]



E' la storia più famosa del triathlon italiano.
Più delle imprese di Palmucci, più degli olimpionici, più delle vittorie di Fontana e Degasperi.
Il mondiale 70.3 di Clearwater.
Se bazzicate nel mondo del triathlon ne avete sentito parlare.
Per forza.
Al 99% da Stefano Spina, detto Spaina.
Ok, al 100%.
Ma cos'è stato davvero Clearwater?
Quali sono i retroscena?
STEFANOLACARASTRONG ha ricostruito per voi la leggenda.

(da leggere con la voce di Federico Buffa)

Fine agosto 2009, Bolsena, pasta party dopo una gara di triathlon cross.
Spina Sta bevendo una birra per schiarirsi la golo dopo aver fatto lo speaker, Tedde, in attesa di essere premiato, assaggia una bruschetta.
Spina, stufo delle gare corte, la butta lì...
Il prossimo anno faccio un 70.3 e mi qualifico per il mondiale
Ah beh se lo fai tu, lo faccio anche io e ti batto pure risponde immediatamente Tedde.
Non servivano altre parole.
la sfida era nata.
Per la qualifica Spina si segna ad Anversa, Tedde a Wiesbaden.
Spina fa la prima magia.
In 8 ore complessive riesce a
  1. partire dall'Italia con l'aereo per Charleroi
  2. trasferimento lampo ad Anversa
  3. posare le valigie in albergo e fare il check-in bici
  4. iniziare al volo la gara mentre gli altri stanno partendo
  5. fare 37kmh di media  in bici
  6. scontare una penalità
  7. correre la mezza in 1h23 e chiudere 9° di categoria in 4h25
  8. slottare come 2° in roll down
  9. brindare a Bruxelles
  10. ritornare a Roma
Tedde invece si limita a rovinarsi il ferragosto in un posto sperduto della Germania.
Farà un tempo finale molto più alto di Spina, ma l'altimetria era decisamente più impegnativa.
La qualifica arriva dunque in scioltezza anche per lui.
La sfida si nobilita.
Entrambi qualificati, l'appuntamento è fissato in Florida a novembre.
Gli allenamenti si fanno più intensi.
Spina si allena in una piscina da 21mt, Tedde in una pista da 210mt.
I due cercano di evitarsi, ma in qualche occasione si incrociano.
In un occasione sono testimone anche io.
A Capalbio è la mia seconda gara di triathlon, la prima volta col cappello da panda.
All'epoca non li conoscevo, ma in quell'occasione gareggiai anche con loro.
In quell'occasione fui colpito anche da un tizio che si fece un'ora prima della partenza a chiacchierare senza sosta.
Questo sarà solo chiacchiere, pensai.
Poi scoprii che era Palmucci, che tra l'altro, cazzeggiando arrivò secondo in quella gara.
Spina finì terzo e Tedde decimo, ma la distanza breve non era indicativa per la sfida sul mezzo Ironman.
Arriviamo a novembre.
E' l'ora di fare i conti.
La sfida invece di averli logorati li ha ringiovaniti.

Appena atterrati a Tampa, non riescono a prendersi una birra finchè non mostrano i documenti che attestano la loro maggiore età.
A Clearwater è la festa della WTC, tutto brandizzato IronMan.
Si respira aria di triathlon anche dentro i seibach.
Il giovedì sera, nell'opening act, i nostri vanno a cena con Daniel Fontana e Carla Stampfli.
O meglio, Daniel e Carla se li ritrovano in mezzo ai piedi ovunque.
Che obiettivi avete? chiede Fontana
Spina dice la cazzata di gareggiare per il tempo, spera di fare 4h20, non accennando alla sfida
Un secondo meglio di Spina, risponde invece Tedde.
Ormai la battaglia non è più un fatto privato.
La mattina della gara, la tensione è a mille.
Spina sta pronto in griglia già dalle 3 del mattino, Tedde se la prende comoda e arriva alle 7:59, un minuto prima della partenza.
Alle 8:31, quando Spina esce dall'acqua, non vede la bici di Tedde in Zona Cambio.
E' già partito.
C'è da recuperare, e sti cazzi se al 40°km viene superato da un gruppone di 50 persone in scia.
La sfida si vince con ogni mezzo, e Spina ci si butta in mezzo.
Si viaggia a 48kmh di media.
E che so scemo, pensa Spina mentre chiude la bici in 2h18.
Appena completa la T2 ecco che vede Tedde.
Sta fermo al penalty box.
4' di penalità.
Al contrario di Spina è stato meno furbo e si è fatto beccare dai giudici.
Il morale cambia tutto.
Arriva la frazione preferita di Spina e sta già davanti senza dover recuperare...
All'8°km i due si incrociano e manco si salutano.
Entrambi sono fanatici della corsa con la bandana in testa, ma in quegli anni o sei pelato e vinci il Tour de France oppure con la bandana sei inguardabile.
Brutti so brutti, ma anche forti, girano costantemente sotto 4' al km.
A metà gara l'imprevisto.
Il polpaccio di Spina si contrae e Tedde si avvicina.
Spina prega affinché il dolore passi e il Signore lo aiuta.
Contrattura passata miracolosamente.
E' fatta, basta stringere i denti e chiudere a braccia alzate.
4h22 per Spina, 4h26' per Tedde.
Certo ci sono quei 4' di penalty, ma si sa. in battaglia non si fanno prigionieri.

Questa è la leggenda di Clearwater.
Da allora non c'è stata più una vera e propria rivincita, ma come ogni rivalità che si rispetti, ci aspettiamo tutti che prima o poi ci sia la possibilità di un rematch.
Il mondo del triathlon non aspetta altro.

(questa non è l'esposizione dei fatti di Erodoto di Turi, una sfida epica merita più una narrazione omerica e nel mio piccolo, come il cieco cantore, c'ho messo simpaticamente -spero- molto del mio... naturalmente gli interessati possono chiarire e correggere ogni particolare)



 

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