martedì 11 dicembre 2018

La moda del triathlon


Si sente sempre più spesso bollare l'attuale stato del triathlon una "moda", naturalmente sottolineando l'accezione negativa del termine.
Pionieri del triathlon in Italia che rimpiangono i vecchi tempi dove si gareggiava in costume e con due transenne al posto di zona cambio.
Soloni boriosi che non accettano un atteggiamento troppo goliardico di chi sminuisce la serietà di quello che dovrebbe essere (per gli amatori, quindi per il 90% degli atleti) un divertimento.

Ammesso e comunque non concesso che il triathlon sia diventato una moda... embè, che male c'è?
Moda come attirare persone al proprio mondo, moda come emulazione?
Ben venga!
Se c'è interesse in questo ambiente significa che anche eventuali sponsor potranno essere più interessati nonché più visibilità da parte dei media.
Tradotto nella nostra lingua significa più disponibilità per le squadre di mettere risorse a disposizione dei propri atleti e, soprattutto, più qualità nelle nell'organizzazione delle gare a disposizione di tutti gli atleti.
Vi fa schifo vero?
Non è che la qualità deve essere necessariamente a discapito della qualità.
O preferite squadre minuscole senza atleti e gare deserte e pessimamente organizzate, così almeno è salva la vostra verginità morale?

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