lunedì 4 aprile 2022

L'appoggio del piede nella corsa del triathlon (ma anche non del triathlon)


Durante i Campionati del Mondo di Atletica Leggera del 2017 a Londra, una squadra della Leeds
Beckett University ha eseguito un corposo studio commissionato dalla IAAF sulla biomeccanica
degli atleti (di altissimo livello dunque) utilizzando 49 telecamere ad alta velocità per isolare al
meglio il gesto tecnico.
Tra i 70 corridori della maratona maschile analizzati durante il quarto giro (di quattro), il 67%
atterrava di tallone, il 30% di mesopiede e il 3% di avampiede. Le percentuali sono
sostanzialmente simili nella maratona femminile (73%, 24% e 3%).

Nella Maratona maschile, i primi quattro (provenienti dal Kenya, Etiopia, Tanzania e Gran
Bretagna), hanno avuto un appoggio di tallone per tutta la durata della maratona.
Questa analisi, tra l’altro, era stata presa seriamente in considerazione dalla Nike per il suo sub-2
project, quando aveva inizialmente proposto un tipo di scarpa meno ammortizzata per diminuire
il peso.
Tale ipotesi però fu scartata dai tester, motivo per cui è stata proposta una scarpa più
ammortizzata come la Vaporfly 4%.
E’ vero che gli studi sopra elencati sono basati su prove di atletica leggera e non ci sono ancora
studi così dettagliati sul triathlon e sulle lunghe distanze, tuttavia il fermo immagine dei migliori atleti di livello mondiale non discosta molto da quanto dimostrato sopra...

Adesso andate a dir loro che sbagliano a correre o che avrebbero potuto vincere di più correndo meglio...


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