giovedì 26 maggio 2022

Vale la pena arrivare al traguardo dopo un infortunio in gara?

 

Durante una gara importante, per la quale ti sei allenato per mesi, subisci un infortunio.

L'infortunio è importante ma non così grave da non lasciarti scelta sulla decisione di continuare o no.

Diciamo che una caduta con una frattura rende automaticamente impossibile il proseguimento di una gara, ma una caduta in bici con escoriazioni multiple, oppure una storta durante la corsa che causa una lussazione del piede ci mette davanti un dubbio: ci fermiamo o andiamo a tagliare il traguardo?

Dovrei rispondervi da allenatore o da atleta?

Da allenatore direi chiaramente di fermarvi, perchè non ha senso continuare e rischiare di farvi ulteriormente male.

Ma la verità è che l'adrenalina della gara e la voglia di alzare le braccia sotto il traguardo spesso è più forte del dolore.

 Il discorso naturalmente è diverso per atleti professionisti, per i quali gareggiare è un lavoro, che non possono permettersi di buttare alle ortiche una stagione solo per concludere una gara, ma per glia tleti amatori?

Anche a me è successo nel 2019, durante l'IronMan France di Nizza, ed ho proseguito: se l'ho fatto io, come potrei dire a chi alleno di non farlo?

Sarò un disgraziato a dirvi queste cose, dopo la gara sono stato fermo 3 mesi senza allenarmi, ma vi dico che ne è valsa la pena.

Ed io vi dovrei dire di non farlo?

Facciamo così, se vi capita e decidete di fermarvi, avrete sempre il mio apprezzamento, perchè è la scelta più saggia e più giusta (cosa che penso davvero), e se invece deciderete di continuare vi beccate un cazziatone enorme.

Ma mentre vi sto cazziando, sotto i baffi, probabilmente si starà nascondendo un sorriso...

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